L'odio, il rancore e il senso di colpa ci incatenano, mentre la comprensione, il perdono e l'amore ci liberano".
Fintantoché ci teniamo dentro l'odio o il risentimento per qualcuno, non possiamo essere liberi e felici perché rimaniamo incatenati a questa persona come sono legati il prigioniero e il suo carceriere. Il perdono è il grande liberatore, è ciò che cancella tutto. In terapia, quanti ne ho visti distruggersi la salute e ogni possibilità di successo, minare la loro stessa felicità per continuare a nutrire rancore! Dal momento che nella loro vita tutto andava storto, accusavano di questo la persona che le aveva fatte soffrire: “ Se ho tutte queste difficoltà nella vita, è perché mio padre mi ha messo alla porta quando avevo quattordici anni; se le mie relazioni affettive sono catastrofiche,; se non ho nessuna fiducia in me stesso, è perché mio padre mi ha sempre denigrato; se non riesco a prendere il posto che mi compete, è perché i miei genitori mi hanno dominato, non mi hanno mai lasciato esprimere”. Questi sono alcuni dei commenti che vengono nutriti dal rancore, e li ho sentiti molto spesso.