“Disturbo quanto mai diffuso, la gastrite necessita di una dieta particolare per poter essere alleviata. Anzi, spesso proprio un’alimentazione mirata costituisce la cura migliore per risolvere il problema. Maggiore è il numero di cibi a rischio nella propria dieta, maggiore la probabilità di bruciore di stomaco e sintomi correlati.“
Che cos'è
“La gastrite è un'infiammazione della mucosa gastrica, ovvero la parete interna dello stomaco a contatto coi cibi; le cause all'origine di questo disturbo sono diverse e ne esistono diverse tipologie, per semplicità suddivise in gastriti acute e croniche. A provocare la gastrite, facilmente riconoscibile per i dolori allo stomaco che insorgono specialmente lontano dai pasti, può essere l'assunzione prolungata di farmaci antinfiammatori non steroidei, acido acetilsalicilico (aspirina), alcool (esercita un'azione erosiva diretta sulla mucosa), caffè (incrementa la produzione di acido da parte della mucosa), fumo di sigaretta (la nicotina esercita un'azione lesiva sull'epitelio); ma anche gravi malattie polmonari, renali, epatiche, ustioni, shock, sepsi. Una volta che viene a mancare la causa scatenante, le erosioni si rimarginano completamente e il disturbo scompare; mentre se la causa persiste, la gastrite si può evolvere in ulcera. “
Sintomi
- Dolore sordo o bruciore (bruciore di stomaco) nella parte superiore dell’addome: può migliorare oppure peggiorare dopo i pasti, può svegliarci anche di notte;
- nausea;
- vomito;
- diminuzione dell’appetito;
- eruttazione o gonfiore;
- senso di stomaco pieno dopo i pasti;
- dimagrimento.
Come si cura
“I problemi digestivi possono verificarsi per diverse ragioni, comprese alcuni fattori legati allo stile di vita, che siete in grado di controllare in prima persona. In generale, per mantenere l’apparato digerente in buone condizioni si consiglia di:
- seguire una dieta corretta. Il modo in cui si mangia è altrettanto importante degli alimenti che si assumono. Moderate le porzioni, mangiate a orari regolari e cercate di rilassarvi durante i pasti. Masticare lentamente e accuratamente.
- Mantenere il peso forma. I problemi digestivi possono verificarsi indipendentemente dal peso. Però il bruciore di stomaco, il gonfiore e la costipazione tendono a colpire con maggior frequenza le persone sovrappeso. Mantenere il peso forma spesso può contribuire alla prevenzione o alla scomparsa di questi sintomi.
- Fare molto esercizio fisico. L’attività aerobica che migliora la respirazione e il battito cardiaco stimola anche l’attività dei muscoli intestinali, aiutandovi a eliminare le scorie dall’intestino più velocemente. Si consiglia di puntare a svolgere almeno 30 minuti di attività aerobica al giorno, in quasi tutti i giorni della settimana.
- Tenere sotto controllo lo stress. Lo stress fa aumentare il rischio di attacchi cardiaci e infarto, deprime il sistema immunitario e può scatenare o aggravare i problemi alla pelle. Per quanto riguarda l’apparato digerente, aumenta la produzione di acidi gastrici e rallenta la digestione. Lo stress, per la maggior parte delle persone, è inevitabile, quindi il segreto è imparare a gestirlo con efficacia: il compito risulta più facile se si segue una dieta nutriente, se si dorme a sufficienza, se si fa esercizio fisico regolare e si cercano dei modi sani per rilassarsi.
Fate attenzione all’alimentazione. Se gli episodi di gastrite o acidità di stomaco sono frequenti, fate pasti più leggeri e più frequenti: in questo modo riuscirete a diminuire gli effetti dell’acidità di stomaco. Inoltre cercate di evitare nella dieta tutti quegli alimenti che vi sembrano irritanti, soprattutto quelli speziati, acidi, fritti o grassi.”
Gli alimenti consigliati
“E' utile che una quota importante della razione alimentare sia costituita da prodotti vegetali e in primo luogo da cereali integrali o semintegrali e verdure. In particolare, grazie all'elevato contenuto di glutamina, il succo di cavolo crudo risulta molto utile nel trattamento della gastrite. Già negli anni cinquanta, il dottor Garnett Cheney, della Stanford University, evidenziò risultati molto positivi solo dopo dieci giorni di cura a base di succo fresco di cavolo.
Sempre secondo il dottor Cheney, un'altra ricetta molto efficace è il succo fresco centrifugato preparato con una tazza di cavolo verde (è il migliore ma va bene anche quello rosso), quattro coste di sedano e due carote. Gli alimenti freschi sono importanti anche per il ricco contenuto di vitamine, sali minerali e per il ricco apporto d'energia vitale. Le vitamine A (cavolo, carote, broccoli, zucca, melone, albicocche) ed E (germe di grano) inibiscono lo sviluppo delle ulcere e gastriti da stress e sono importanti per mantenere l'integrità della barriera mucosa; inoltre, grazie all'azione antiossidante, prevengono l'attecchimento di germi patogeni. Lo zinco, di cui sono molto ricchi i semi oleosi (sesamo, girasole, nocciole ecc.), invece, incrementa la produzione di mucina.
Per ristabilire l'equilibrio della flora gastrointestinale è molto utile anche il miso (alimento curativo, leggermente salato, a base di soia e un cereale fermentato), ottimo condimento per zuppe e minestre. Altri rimedi molto efficaci sono propoli (agisce da cicatrizzante), altea e fiori di malva in forma di tisane, estratti di camomilla, melissa, passiflora, fico in macerato glicerico ecc.”
Alimenti da evitare
“Molte persone che soffrono di gastrite hanno l'abitudine di assumere latte per ridurre l'effetto dell'acidità in eccesso. In realtà, il latte è un alimento altamente allergenico che pertanto va evitato in tutti i soggetti che ne soffrono. È bene anche limitare il consumo di pomodoro, in quanto determina un'acidificazione della bile che quindi non riesce più a neutralizzare sufficientemente l'ambiente acido del duodeno. È bene limitare l'apporto di proteine, in particolare d'origine animale, poiché oltre a stimolare eccessivamente la secrezione gastrica, questo gruppo di alimenti richiede per la digestione un pH più acido.
Tra le abitudini da modificare troviamo innanzitutto il fumo. La nicotina inibisce la produzione di secretina, un ormone che stimola la secrezione di bicarbonati nel duodeno, la cui funzione è quella di neutralizzare l'acidità del chimo che giunge allo stomaco. In pratica, nell'intestino di un fumatore gli alimenti giungono con una carica acida più elevata causando a lungo andare lesioni alla mucosa del duodeno.
Da evitare è anche il caffè, in quanto la caffeina stimola la secrezione acida gastrica; così come le spezie molto piccanti e gli alcolici. Altri fattori da considerare sono i farmaci allopatici, in particolare acido acetilsalicilico (aspirina), antinfiammatori non steroidei, cortisonici, alcuni antibiotici.”
Alimenti consigliati
Alimenti SI: albicocche, broccoli, carote, succo di cavolo crudo, cavolo verde e rosso, cereali integrali, germe di grano, melone, miso, nocciole, sedano, semi di girasole, semi di sesamo, tisane (altea, malva, camomilla, melissa, passiflora), zucca, pasta, riso, fette biscottate, uova, carne bianca magra, pesce magro, legumi lessi, verdure cotte.
Dagli alimenti consigliati, vanno ridotti o esclusi quelli a cui risultate intolleranti.
Alimenti NO: alcolici, caffè, latte, pomodoro, proteine di origine animale (eccessive), spezie piccanti, salumi, insaccati, dolci e prodotti ricchi di zuccheri e lieviti, bibite gassate, frutta acida (agrumi, fragole, kiwi), formaggi grassi o molto stagionati.
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Attenzione
"La capacità di tollerare i cibi presenti nell’elenco sopra varia da persona a persona. Un bicchiere di limonata può essere tollerato molto bene da alcuni soggetti e causare un attacco di bruciore di stomaco devastante in altri. Occorre prestare molta attenzione alle porzioni che si consumano e ricordarsi le quantità che il nostro stomaco è in grado di tollerare. Anche se l’effetto dei diversi alimenti cambia da persona a persona, esistono alcune regole generali. Ci sono infatti cibi e bevande che, a causa di un alto tasso di acidità (oppure grazie alla capacità di rilassare il cardias, la valvola che impedisce all’acido di risalire nell’esofago), sono in grado di causare i sintomi della gastrite e del reflusso più di altri."
La salute del corpo dipende dal benessere delle sue più piccole componenti: le cellule
"Questi minuscoli e complessi cantieri viventi si uniscono tra loro per formare tessuti e organi. Per funzionare al massimo delle proprie potenzialità, le cellule richiedono un flusso costante di “mattoni chimici” impiegati per generare molecole più grandi (allo stesso modo in cui noi utilizziamo le lettere dell’alfabeto per comporre parole, frasi e interi libri). Dal momento che le cellule utilizzano le sostanze nutritive e l’energia fornite dal cibo per costruire le molecole di cui necessitano, noi siamo, letteralmente, ciò che mangiamo. Le cellule si rimodellano e si riproducono continuamente, rendendo così possibile il processo di guarigione.
Il nostro corpo potrebbe essere paragonato ad un’automobile, destinata a trasportarci per tutta la vita: ottimizzando le strutture-chiave dell’organismo potrete godere di un migliore stato di salute, di una maggiore vitalità e di una rinnovata gioia di vivere. Allo stesso modo in cui il “tagliando” consente di monitorare lo stato della vettura e di migliorarne le prestazioni, la messa a punto dell’organismo può aiutare a rallentare il processo di invecchiamento e sbarazzarsi della “ruggine”."
L’equilibrio è la chiave della salute
"L’organismo lavora sodo per mantenere stabili le condizioni interne (temperatura, idratazione e così via). Il suo funzionamento è inoltre influenzato da diversi cicli vitali: la veglia e il sonno, l’ispirazione e l’espirazione, la stimolazione e l’inibizione di un determinato processo mediante specifici ormoni. Un buon equilibrio generale è dunque lo stato ottimale necessario affinché l’organismo funzioni correttamente; la malattia è generalmente il sintomo di uno squilibrio del sistema."
I vantaggi di un Check Up quantistico per mantenere il nostro benessere
Come per la vostra automobile esiste un test o uno screening che ne rileva i problemi, la buona notizia è che anche per gli esseri umani esiste oramai da circa 17 anni, un Check Up di bioenergetica quantistica (la medicina del futuro), non invasivo, in grado di valutare lo stato psico-fisico di salute di una persona nel suo insieme. Di valutare le carenze di vitamine, minerali, acidi grassi, aminoacidi, le intolleranze alimentari e molto altro.
Che cosa può fare per te
- Rilevare lo stato di salute di tessuti, organi e sistemi (nervoso, circolatorio, linfatico ecc.);
- rilevare l’idratazione, l’energia cellulare, Ph;
- rilevare: virus, batteri, funghi e parassiti;
- individuare: tossicità, intolleranze, allergie, geopatie;
- individuare: traumi emotivi, stress, ansia, attacchi di panico, depressione;
- riequilibrare i valori per aiutare l’organismo ad autoregolarsi;
- testare l’efficacia e/o la dannosità di qualsiasi sostanza e/o il rimedio;
- e molto, molto altro ancora.
Il Check Up quantistico con la strumentazione SCIO/GioiaBertha ci permette di scoprire, in dettaglio, la o le cause del problema e definire un profilo completo sullo stato psicofisico, individuare il rischio di patologia nascente, correggere le informazioni scorrette che creano squilibrio e testare i rimedi naturali più adatti alla chimica della persona.
Ogni organismo produce una sua chimica, i sintomi sono diversi da persona a persona, come lo squilibrio di informazione dei meridiani e del sistema endocrino e molto altro.
La terapia conseguente viene effettuata da operatori esperti in medicina quantistica e bio-risonanza poiché con questo metodo è possibile agire riequilibrando gli organi interessati, disperdere i sovraccarichi energetici, calmare la mente, tranquillizzare in generale tutto il corpo.
Per maggiori informazioni e/o per prenotare il tuo check up quantistico, contattaci senza esitare. Saremo lieti di aiutarti.
Le informazioni qui riportate hanno solo il fine di operare una informazione, non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.
Operatore specializzato Luigina Bernardi
Bibliografia e altre fonti
- “Tutto il corpo in piena salute”, Michael T. Murray, 2002, Edizioni Red;
- “Manuale di Nutripuntura Fisiologia e informazione cellulare”, Patrick Vèret, Yvonne Parquer, 2007, Ed. Tecniche Nuove;
- "Curarsi con il cibo” di Catia Trevisani, Edizione Terra Nuova;
- fonti web farmacoecura.it, progettobenesserecompleto.it, gioiabertha.it
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